ADORATRICI DA SEMPRE

È dalle origini della Congregazione che, per volontà del Fondatore don Domenico Leonati, coloro che ci hanno preceduto hanno fatto dell’adorazione eucaristica perpetua il centro della loro esistenza: «Siccome non si può mettere in dubbio che Gesù Cristo nel SS.mo Sacramento non ci faccia conoscere il sommo suo amore verso di noi, così per corrispondere in qualche modo in questo sommo

suo amore vi esortiamo colla possibile caldezza, care Sorelle, a far sempre sussistere la perpetua adorazione che già per divina misericordia si è incominciata, e con tanta facilità e fervore da qualche tempo si pratica esattamente giorno e notte…» 1
Questo privilegio richiesto dalle Vergini di Vanzo a Papa Clemente XIII il 15 febbraio 1761, non è mai venuto meno anche se, essendo la nostra una Congregazione di vita attiva, non è stato facile nel tempo unire l’adorazione con i ritmi della vita apostolica.

Adorare e servire Dio sono ancora oggi per noi Salesie due imprescindibili dimensioni per cui, pur in un tempo segnato da calo di vocazioni e di forze, Gesù continua ad essere lo spartiacque tra la contemplazione e l’azione.
È un impegno attualmente possibile grazie all’organizzazione secondo i diversi fusi orari delle varie entità dell’Istituto per cui, in ogni istante del giorno e della notte c’è qualche Salesia davanti a Gesù Eucaristia che, a nome di tutte e di tutti loda, ringrazia, intercede. «Annunciare e testimoniare è possibile solo se siamo vicini a Lui» 2. Adorare è rimanere in Sua compagnia per apprendere ad amare e servire; è un modo sublime per rimanere nell’amore del Signore e imparare i suoi sentimenti perché non possiamo dare agli altri ciò che non abbiamo. Solo ciò che si fa insieme a lui ha un valore infinito!
Nell’eucaristia Gesù ci viene incontro perché possiamo anche noi andare verso l’altro usando sguardo e gesti di delicatezza. Nelle creature umane esiste un mondo che si vede ma anche un mondo che non si vede: i sentimenti, le emozioni i sogni, la sofferenza, la solitudine… e quando non ci fermiamo a contemplare quel Dio che ci prende per mano e ci solleva, non doniamo speranza, non apriamo al mistero.
Nel miracolo dell’Eucaristia contempliamo la compassione di Dio per noi, la sua generosità totale che ci aiuta a fare della comunione fraterna uno stile di vita come ci ha insegnato il nostro Fondatore don Domenico Leonati: «…nessuna cosa vi separi dallo Sposo celeste, che vi ha unite insieme, né da quella unione che può tenervi strette con lui, in maniera che non avendo che un medesimo cuore, ed una medesima anima, sia egli stesso l’anima dell’anima vostra, ed il cuore del vostro cuore». 3

1) Regole che devono osservarsi dalle Vergini secolari che convivono sotto la protezione di Maria Vergine Santissima
e di S. Francesco di Sales
2) Papa Francesco, omelia 14 aprile 2013
2) Ibidem.