Santa Margherita Alacoque
Margherita nasce in Borgogna il 22 luglio 1647. A 23 anni, dopo una giovinezza difficile, entra nel Monastero della Visitazione fondato da San Francesco di Sales. Suora molto umile, assume l’incarico di maestra delle novizie. È devota della passione del Signore, prova compassione per le offese che fanno soffrire il Cuore Sacratissimo di Gesù e si impegnava a riparare. Il 27 dicembre 1673, mentre è in preghiera ai piedi del Crocifisso, il Signore le appare, le mostra il suo Cuore e le dice: «Ecco quel Cuore che tanto ha amato gli uomini e dai quali non riceve che ingratitudini». Da quel giorno Gesù continuerà ad apparirle per ben 17 anni, fino alla morte.
A causa di queste apparizioni, Margherita Maria Alacoque viene giudicata una fanatica, una visionaria. Soffre talmente tanto da dubitare lei stessa delle apparizioni. Solo il gesuita Claude de la Colombière, suo direttore spirituale, è convinto della loro autenticità e prende le sue difese. La considera una mistica e con autorevolezza, le ordina di narrare le sue esperienze ascetiche e di rendere pubbliche le rivelazioni. Margherita non può sottrarsi e ubbidisce, anche se con una grande repulsione. Ripete spesso nella preghiera: «Soltanto per amor Tuo, o mio Dio, mi sottometto all’obbedienza di scrivere queste memorie e ti chiedo perdono della resistenza che fino ad ora ti ho opposta. E siccome Tu solo sai quanto forte sia la mia ripugnanza, Tu solo puoi concedermi la forza di superarla.» Sente che ciò che scrive è ciò che tiene nascosto con tanta gelosia, può essere rivelarlo solo al suo padre spirituale e non deve essere reso pubblico. Si vergogna, si umilia ed è umiliata. Gesù però la chiama “discepola prediletta” e le comunica “i segreti del suo cuore divino”.
Nella sua autobiografia scritta per ubbidienza, Margherita Maria Alacoque racconta tutto ciò che passa per la sua anima e parla anche delle sue mortificazioni. Si flagella, dorme sui cocci, desidera essere disprezzata, umiliata, insultata, si incide il nome di Gesù sul petto … Si adopera in tutti i modi per propagare la devozione al Sacro Cuore. Le sue rivelazioni sulle apparizioni porteranno alla diffusione del culto e all’istituzione della solennità liturgica del Sacro Cuore di Gesù. Tale culto era già presente in epoca precedente. Vi troviamo tracce storiche risalenti al XIII-XIV secolo, ma era meno popolare.Il 17 ottobre del 1690, dopo vent’anni di vita in monastero, Margherita muore serenamente nel dolcissimo amplesso del Cuore di Gesù sommamente amato. Moltissimi sono i miracoli ottenuti per la sua intercessione.
All’apertura della sua tomba, nel luglio 1830, il corpo di santa Margherita Maria viene trovato incorrotto ed è ancora tale. È conservato sotto l’altare della cappella della Visitazione di Paray-le-Monial.
Il 18 settembre 1864, Margherita Maria Alacoque è beatificata da Papa Pio IX e canonizzata nel 1920, da Papa Benedetto XV.
La devozione al Sacro cuore è una dimensione fondamentale nella nostra Congregazione. Il nostro Fondatore Don Domenico Leonati, parroco a Ponte di Brenta, promuove la diffusione della devozione al Sacro Cuore e fa erigere un artistico altare in suo onore (1750) per ricordare l’immenso amore di Dio che si manifesta attraverso il Cuore di Cristo.