Tutto inizia qui, a Battaglia Terme, da un fanciullo che nasce in una numerosa famiglia e che, crescendo, lascia spazio ai doni dello Spirito.
L’origine di Battaglia risale intorno al XIII secolo. Il paese si è formato dal trasferimento dal colle al piano, di un gruppo di persone che abitava alle pendici del colle della Stufa, oggi S. Elena, dove veniva sfruttato a scopo terapeutico, il fango di quattro laghetti di acqua termale.
Il trasferimento della popolazione dal colle al piano, si è verificato dopo lo scavo del canale di Battaglia effettuato tra il 1189 e il 1201. Il crocevia fluviale ha fatto sorgere in breve tempo due borgate di case ai lati del canale principale di Battaglia che diventò un significativo centro artigianale e snodo commerciale.
Si è formato un assetto urbanistico che assomigliava più a Chioggia e a Venezia, che ai tipici paesaggi dei borghi rurali e collinari del padovano. Le case allineate lungo la via fluviale e addossate le une alle altre, il ponte alla veneziana, la statua di S. Giovanni Nepomuceno protettore dei naviganti, la chiesa parrocchiale, i sottoportici e le corti comuni, richiamano la tipologia urbanistica delle località fluviali o marinare.
Le preziose vie navigabili e la disponibilità dell’energia idrica hanno permesso lo sviluppo di numerose attività: una segheria, una ferriera, un maglio del rame e una cartiera.
Battaglia, con il suo porto, era un continuo mercato di barche che provenivano da diversi canali; caricavano farina, riso, scaglia per la calce e altre mercantie. Gli abitanti svolgevano la dura vita di barcaioli o scaricatori di barche.
Con il tempo l’espansione del paese rendeva necessaria la costruzione di una chiesa.
È stata costruita nel 1332 ed è dedicata a San Giacomo in onore del suo benefattore, come ricorda una lapide tuttora esistente.
Questa chiesa, che ha accolto i fedeli per circa 370 anni, è stata riedificata nel 1703, e restò parrocchiale fino al 1973 quando venne chiusa al culto a causa della pericolosità del traffico. All’ edificazione di questo luogo di culto vi contribuirono pure i Leonati, i Borghi, parenti dei Leonati e i componenti della Confraternita del Ss.mo.
In questa chiesa, il 15 febbraio 1703, è stato battezzato don Domenico Leonati.