Festa della Vita consacrata

Oggi, festa della presentazione di Gesù al tempio, si celebra la 27ma giornata della Vita consacrata istituita da San Giovanni Paolo II nel 1997. È una ricorrenza particolare per tutti i consacrati che ricordano con gratitudine la grande grazia della vocazione. Il profeta Malachia ci presenta il “Signore degli eserciti come un fuoco che fonde e purifica”. È un invito a essere “fedeli” e a lasciarci purificare dalle nostro mediocrità spirituali. Non ci è chiesta la fedeltà a un’istituzione, a una legge, a tradizioni, ma a una libertà interiore, frutto di un cammino impervio, fatto spesso di brusche giravolte, di ritorni all’indietro .È un cammino carico di una speranza operosa, incarnata nel concreto della vita dove il Signore ci raggiunge dentro le piccole cose di ogni giorno. La liturgia ci presenta un Dio che viene bambino tra le braccia di una donna, viene in un po’ di pane e un po’ di vino nell’eucaristia, viene nell’imprevisto di una sorella, nella stanchezza di un anziano, nel sorriso di un vicino. Il Signore ci raggiunge, ci sostiene ad ogni passo, “ci interpella nelle sfide di questa nostra storia e continua a condurci alla pienezza della nostra vocazione per essere  vicinanza, compassione, tenerezza, dono”, come scrivono nella lettera ai consacrati il Cardinal João Braz de Aviz e l’Arcivescovo José Rodríguez Carballo – Prefetto e Segretario del Dicastero per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica.
Ci aiuti lo Spirito Santo ad assumere gli stessi sentimenti di Cristo.