Giornata mondiale dei nonni.

Nella quarta domenica di luglio la Chiesa, per volere di Papa Francesco, festeggia gli anziani di tutto il mondo concedendo anche l’Indulgenza Plenaria. È una festa nuova, situata in prossimità della ricorrenza dei i nonni di Gesù, i Santi Gioacchino e Anna. Papa Francesco definisce i nonni «scrigni di memoria, custodi di radici, anelli di congiunzione tra le generazioni, preziose presenze capaci di trasmettere esperienza di vita e di fede …».1 Davvero non esiste un’età per andare in pensione dal compito di annunciare il Vangelo e trasmettere la fede! Sono i nonni che tengono viva la storia e insegnano la vita perché sono depositari di amore, di pazienza e saggezza, anelli di congiunzione tra le generazioni.
l tema scelto dal Papa: per questa giornata è: “Io sono con te tutti i giorni”. È la promessa di una vicinanza; la chiesa desidera stare accanto agli anziani e prendersi cura di loro perché sono pane che nutre la nostra vita. Il Papa non esita a definirli «braci di fede, di speranza, di gioia nascosta sotto le ceneri delle difficoltà, portatori di memoria, radici senza le quali siamo destinati ad appassire». Non esiste un’età per andare in pensione dal compito di trasmettere le tradizioni ai nipoti – scrive ancora il Papa». 2
Secondo lo psicologo Alessandro Ricci, sono i nonni i depositari del dono della costruzione della propria identità familiare. «Dare memoria della famiglia – specifica Ricci – è un elemento centrale nello sviluppo dell’identità personale del bambino che riconosce la sua storia all’interno dei racconti fatti dai nonni. La loro disponibilità di un tempo gratuito, privo di ansie e di fretta trascorso giocando quando i nipoti sono piccoli, o ascoltando le loro confidenze sono più grandi, è un dono insostituibile».3
Il Papa li invita a essere parte attiva nel sostegno della società attraverso:
i sogni di giustizia, di pace, di solidarietà;
la memoria di vicende dolorose, come la guerra, perché può aiutare le nuove generazioni a coltivare il valore della pace;
la preghiera, “risorsa preziosissima” che indica a tutti la serena fiducia di un approdo.
Sono coloro che hanno sofferto di più In questo tempo di pandemia.
A loro il nostro ricordo, la nostra vicinanza e l’augurio di non sentirsi mai in pensione.

Preghiera per i nonni
Ti rendo grazie, Signore, per il conforto della Tua presenza:
anche nella solitudine, sei la mia speranza, la mia fiducia;
fin dalla giovinezza, mia roccia e mia fortezza tu sei!
Ti ringrazio per avermi donato una famiglia e per la benedizione di una lunga vita.
Ti ringrazio per i momenti di gioia e di difficoltà, per i sogni realizzati e quelli ancora davanti a me. Ti ringrazio per questo tempo di rinnovata fecondità a cui mi chiami.
Accresci, o Signore, la mia fede, rendimi uno strumento della tua pace;
insegnami ad accogliere chi soffre più di me,
a non smettere di sognare e a narrare le Tue meraviglie alle nuove generazioni.
Proteggi e guida papa Francesco e la Chiesa,
perché la luce del Vangelo giunga ai confini della terra.
Manda il Tuo Spirito, o Signore, a rinnovare il mondo,
perché si plachi la tempesta della pandemia,
i poveri siano consolati e termini ogni guerra.
Sostienimi nella debolezza e donami di vivere in pienezza ogni istante che mi doni,
nella certezza che sei con me ogni giorno fino alla fine del mondo. Amen

[1] Papa Francesco, Angelus 31/01/2021
[2] Ibidem
[3] Barbara Garavaglia, Un compito prezioso senza invasioni di ruolo, “Avvenire” 23 luglio 2021