Gli Esercizi Spirituali: tempo di grazia

Quest’anno l’appuntamento annuale con i vari corsi di Esercizi Spirituali, è stato preceduto da una intensa giornata di lavoro. Al mattino suor Lia Pasquale, rappresentante della Vita Consacrata e membro della Segreteria del Sinodo diocesano, ci ha illustrato i lavori dell’anno di preparazione del Sinodo diocesano.
Al pomeriggio alcune sorelle salesie e ex missionarie, ci hanno parlato della realtà storica ed ecclesiale dell’Argentina e del loro apostolato. Sono stati momenti intensi di conoscenza e di condivisione.
Trascorsa la serata nella condivisione fraterna e nella gioia di poterci incontrare, siamo entrate nel silenzio degli esercizi spirituali. Per noi consacrate questo è un tempo importante riflessione e preghiera per rientrare in noi stesse, contemplare i doni di Dio nella nostra esistenza e per una ricarica spirituale. Guidate dalla Parola, ci dedichiamo completamente al nostro rapporto con Dio, con la nostra vocazione. La bellezza del paesaggio favorisce il clima spirituale e aiuta a riscoprire l’intimità profonda col Signore, fonte di grande serenità e di pace.
Nella normalità dei giorni, immerse nella realtà del quotidiano, corriamo il pericolo di lasciarci prendere dal fare, dalla fretta, dalle preoccupazioni, dalla stanchezza e rischiamo di trascurare il Signore e di mettere noi al centro.
Gesù stesso che invita i suoi in disparte e a riposare un po’ con Lui. 1
Invita ad un riposo che non è solo fisico, è anche riposo del cuore. Non basta «staccare la spina, occorre riposare davvero perché, solo il cuore che non si fa rapire dalla fretta è capace di commuoversi, di non lasciarsi prendere da sé stesso, dalle cose da fare e di accorgersi degli altri. Se impariamo a riposare davvero, diventiamo capaci di compassione vera; la compassione nasce dalla contemplazione, dal contatto con il Signore. Abbiamo bisogno di una “ecologia del cuore”, che si compone di riposo, contemplazione e compassione». 2
Approfittare dei tempi estivi e degli Esercizi Spirituali per ritrovare la vicinanza divina e il tempo per pregare e sostare in adorazione davanti all’Eucaristia, è davvero una grazia che rianima e crea nuovo slancio per rispondere con generosità e gioia al dono inestimabile della Vocazione.

1) Mc 6,30-34
2) Papa Francesco, “Angelus” 18 luglio 2021