12 Set Gratuitamente avete ricevuto gratuitamente date
Qualcuno leggendo il titolo riportato in Matteo 10,8 potrebbe pensare che questa frase di Gesù è più che nota ed essere scoraggiato nella lettura, ma è un’espressione utile anche per i nostri giorni. Anche oggi infatti, troviamo persone che ispirano ad essa il proprio vissuto. In casa famiglia dove svolgo la mia missione, ho potuto toccare con mano molto spesso la gratuità evangelica e anche quanto è difficile donare “gratis”. A volte il tornaconto è palese, lo si scorgere nascosto tra le pieghe dei discorsi o comportamenti. Gesù ci chiede una scelta libera nel donare, accogliere, accompagnare, condividere, consolare senza chiedere nulla in cambio. La gratitudine è un atteggiamento di riconoscenza per i tanti doni ricevuti da Dio e si avverte la necessità di condividerli, ma come?
Ecco una delle tante mie esperienze: Suona il campanello, apro e si presenta uno dicendo: “Sono un parrocchiano”. Lascia qualche dolcetto, saluta e se ne va. Non so ancora il suo nome. Telefona Patrizia per dirmi: “Quando posso venire? Per riconoscenza a Maria per tanti doni ricevuti, desidero portarvi un’offerta, non posso tenere tutto per me!” Non so chi è quella persona che ha depositato una cifra nel conto bancario. Arrivano due nonni dicendo: “Abbiamo fatto la spesa per noi e abbiamo pensato anche a voi!”. È tempo di vacanze, Giovanna ci aspetta con tanta gioia nella sua casa in Calabria, luogo spettacolare, per far trascorrere ai bambini due settimane al mare. Questa sua disponibilità parte da quando ha deciso che una parte della sua casa fosse a disposizione di chi non aveva la possibilità di andare in vacanza e pensava: “Magari fossero bambini di una casa famiglia!” Da tre anni, a partire da giugno, fervono i preparativi affinché al nostro arrivo sia tutto pronto per ogni necessità, compresa la cena e la colazione del giorno dopo, l’auto per il trasporto al mare, la piscina in sicurezza, il parco a disposizione… Non c’è tornaconto, non c’è lusso. Uno potrebbe dire: “Se lo può permettere”. No, c’è solo un cuore. Non è questa la proporzione: “tanto lusso… tanta gratuità”. No! Basta ricordare l’apprezzamento di Gesù per la vedova povera che dà tutto ciò che aveva. (cf Mc 12,38-44) Pure Paola e Aldo che ci ospitano a casa loro in Alto Adige perché i bambini possano godere di mare e montagna e apprezzare le meraviglie del nostro Paese. Qui la macchina organizzativa dalle mille attenzioni parte a maggio per offrirci un ambiente adatto ai piccoli. Troviamo la tazza col supereroe preferito, lo zainetto personalizzato, le uscite organizzate, disponibilità a 360 gradi pur dovendo lavorare in smart working… e tutto con molta naturalezza, “perché – ci dicono – dobbiamo restituire il tanto che abbiamo ricevuto”. La necessità di ricambiare il bene ricorre anche sulle labbra di giovani che ci appoggiano in alcuni eventi e per i centri estivi frequentati dai bambini. Sono giovani che potrebbero vivere liberi e che donano il loro tempo perché per loro “è una gioia poter aiutare!” L’elenco è lungo, c’è anche Ilaria e Lorenzo con i loro quattro figli… Ci regalano domeniche da trascorrere con i bambini, la loro casa al lago che è sempre aperta perché i piccoli possano divertirsi e respirare aria buona, si offrono per animare i compleanni, portano dolci e sono pronti per ogni emergenza. Seguono un motto: “Fare della propria vita un dono”.
Per noi grandi e per i piccoli, questi sono esempi di vita buona che sostengono il credere, nonostante le privazioni, le sofferenze, gli abbandoni di adulti che sanno amare. Chiedo al Signore di benedire questa gratuità che abita i cuori di tante persone e che sono per tutte noi luce che illumina il nostro piccolo sentiero di vita.