
16 Ago Madre Norberta Piva
“O dolce Vergine Maria, Madre di Misericordia,
mostraLe, dopo questo esilio, Gesù
il frutto benedetto del tuo seno…”
Incessante e corale si è levata la preghiera delle Salesie per accompagnare negli ultimi istanti di vita terrena la cara Madre Norberta a cui vanno tutta la riconoscenza e l’affetto della Congregazione. La Vergine Maria che tanto amava ed invocava, l’avrà attesa alle porte del cielo per condurla, nella sfolgorante luce della vita eterna, all’abbraccio del suo Figlio Gesù per ricevere il premio e la corona della sposa fedele ed appassionata. Ci ha lasciato Il 16/08/2018; si trovava solo da qualche giorno nell’infermeria di Casa Madre proveniente dalla casa di riposo di Teolo, “S. Francesco di Sales”. Completava lì da diversi anni, serenamente, l’ultima parte della sua lunga vita nella preghiera, nell’adorazione, nel silenzio contemplativo della Parola di Dio, dedita anche a graziosi lavori manuali a ferri, che la occupavano e la soddisfacevano. Negli ultimi tempi era bisognosa di più cure e tante attenzioni di cui era riconoscente alle sorelle. Era commovente osservarla nella sua fragilità pensando a lei che era stata quella figura di religiosa intelligente, dinamica, forte nelle sue energie spirituali, tenace nei perseguire gli obiettivi per la crescita della Congregazione di cui era stata per 12 anni guida sicura e sollecita nel mantenere vivo il Carisma salesio e la comunione fraterna. Era nata l’01/03/1923 a Camposanto (MO) da una numerosa famiglia ricca di valori morali e cristiani della quale lei conserverà sempre, nel suo carattere, le caratteristiche positive. Manterrà lungo gli anni, legami di affetto profondo con i familiari e con coraggioso distacco e fede incrollabile soffrirà dei parecchi lutti per la perdita delle persone care. Entrata a vent’anni nell’Istituto delle Suore di S. Francesco di Sales, aveva dato, fin dall’inizio, segni di un grande amore alla Vita Religiosa; entusiasta, esigente con se stessa, ligia agli impegni che comporta la Consacrazione, aveva affrontato il periodo della formazione con responsabilità e docilità ai Superiori che avevano pensato subito di farle conseguire il Diploma di Abilitazione alla Scuola dell’Infanzia, per immetterla nell’attività educativa. Instancabile lettrice di libri, riviste, arricchirà la sua cultura approfondendo con cura le sue conoscenze umane e religiose. Madre Norberta percorrerà la comune strada di ogni salesia passando per piccole o grandi comunità scolastiche, ma ancora giovanissima, come Superiora in un crescendo di responsabilità. Ha arricchito le sue esperienze fra le giovani nel pensionato di Monteverde a Roma e a Venezia. Curava molto l’educazione dei bambini, dei ragazzi, si dedicava a loro con amore e trasmetteva quei valori di vita che riteneva fondamentali, in collaborazione con i genitori. Nominata Consigliera generale nel 1969, aveva dato il suo saggio e determinato apporto nel governo dell’Istituto. Il Capitolo del 1975 mette in evidenza la sua figura autorevole, preparata, stimata come religiosa fedele, innamorata della sua vocazione, franca nei rapporti con gli altri, aperta all’apostolato. Viene scelta come Madre Generale dell’Istituto e vi rimarrà per dodici anni, dal 75 all’87, periodo di lavoro illuminato ed intenso, in una fase storica di rinnovamento della Vita religiosa, nello spirito del Vaticano II°. Forse troppo si potrebbe dire di questi anni con le loro luci ed ombre, ma non si possono trascurare alcuni avvenimenti importanti per la storia dell’Istituto. Madre Norberta con il suo spirito innovativo, per certi aspetti creativo e con il desiderio di approfondimento del carisma, si è impegnata in una ricerca costante di documenti, scritti, testimonianze delle origini dell’Istituto fino alla riscoperta della Figura del Fondatore, Don Domenico Leonati in tutta la sua luce di grande uomo di Chiesa, attento ai bisogni della società contemporanea, attivo nella sua umiltà, che vuole le sue Figlie con grande amore a Gesù Cristo, salde e costanti, con gran concordia tra loro… Su sollecitazione e collaborazione dell’Abate benedettino di allora Giorgio Giurisato, dagli archivi di Casa Madre fa emergere gioielli di spiritualità salesia non conosciuti. Le Regole del Leonati vengono stampate perché la singola salesia possa godere del tesoro spirituale ereditato dal Fondatore. È una Superiora Generale instancabile, organizza incontri di approfondimento del prezioso testo, lo fa corredare da un commento dove si può leggere in parallelo la spiritualità di San Francesco di sales e del Leonati. C’è un fermento gioioso che percorre l’Istituto. Nel 1987 c’è la sua dedica nella prima biografia del Fondatore scritta da don Guido Beltrame. Cogliendo dalla spiritualità del Leonati che raccomandava l’adorazione perpetua alle sue figlie, Madre Norberta, con oculata intuizione, organizza le comunità con un orario preciso, in modo che nell’alternanza dell’impegno ‘e notte e giorno’ si trovino suore salesie davanti al Santissimo. Non si può sorvolare sull’espansione, in questo periodo, delle opere missionarie in America Latina, Ecuador, Argentina, che visita più volte con entusiasmo e massima dedizione senza trascurare l’Angola dove si reca in un pericoloso periodo di guerra e di grande indigenza. Con saggezza prenderà decisioni forti e sofferte per l’incolumità delle sorelle. Dalle belle foto che possiamo ammirare negli archivi la vediamo in piena vitalità, coraggiosa, intraprendente, pronta ad animare, soccorrere, consolare. Altro momento importante per l’Istituto è stata la consegna delle Costituzioni rinnovate secondo lo Spirito del Concilio Vaticano II°, nel 1983. Nel presentare il testo, Madre Norberta scrive alle sorelle: “…nutro in cuore la fiducia che dalla sua meditazione e soprattutto nella sua amorosa e fedele osservanza deriverà una nuova vitalità spirituale e apostolica della nostra famiglia religiosa… Auguro che ciascuna di noi sia sempre spiritualmente attiva, pronta e disponibile all’azione di Dio e al dono ai fratelli”. Sarà instancabile nel sollecitare le giovani suore, preoccupata di dar loro una formazione spirituale, ma attenta anche ad offrire la possibilità di studio e preparazione all’attività apostolica. Dal 1987 al 1999, terminato il mandato di Superiora generale, andrà come Responsabile nella Casa Sacro Cuore di Torreglia, che doveva essere avviata a diventare una Casa di spiritualità. Innamorata delle bellezze naturali e artistiche si adopererà, con il gusto del bello e dell’eleganza che le erano naturali, a mantenere l’ambiente accogliente, armonioso perché aiuti lo spirito degli ospiti ad elevarsi nella lode al Signore. Amante della cucina, da buona emiliana, si dedicherà anche ad aiutare la cuoca non disdegnando di occuparsi nei servizi più semplici ed umili, mantenendo attorno a sé, con tutti, quella sobria cordialità che le era propria. Negli ultimi anni, la vediamo trasferita in varie comunità dove dà il suo apporto spirituale e materiale con tanta disponibilità mantenendo il vigore spirituale, la preghiera, la conformità alla volontà di Dio che non andranno scemando con l’anzianità. Continuerà ad essere esempio alle sorelle e sprone a perseverare nell’amore al Signore e ai fratelli. Ogni Salesia porterà nel cuore ricordi indelebili di una grande sorella e Madre che ora dal cielo sicuramente volgerà lo sguardo supplice allo Sposo Celeste perché non manchi mai nell’Istituto lo spirito mite ed umile del Cuore di Gesù, e tra i suoi familiari, che ha tanto amato, la concordia e l’affetto. I suoi funerali si sono svolti nella Chiesa di Casa Madre gremita di salesie e tanti amici e conoscenti che hanno voluto darle l’ultimo tributo di riconoscenza ed affetto con una preghiera unanime al Signore per il dono di Madre Norberta. La cara Madre riposerà nel cimitero di S. Felice sul Panaro (MO) accanto ai suoi cari.