
23 Feb Madre Pasqua Sandrini
Facciamo memoria della nostra Restauratrice Madre Pasqua Sandrini che tanto si adoperò
per il ripristino del Conservatorio dopo la soppressione napoleonica fino a ottenere nel 1824 dall’Imperatore Francesco I, la facoltà di poter vestire il consueto abito delle Vergini di Vanzo e vedere riconosciuta l’Opera. Da responsabile ed educatrice instancabile, ha seguito, istruito e mantenuto numerose fanciulle, soccorso le consorelle inferme e quelle che non potevano unirsi alla comunità ripristinata.
Dotata di una incrollabile fede nella Provvidenza, rimaneva spesso in preghiera dinnanzi all’immagine della Madonna o di Gesù sacramentato. Spesso otteneva soccorso improvviso tanto che il Vescovo di Padova mons. Farina disse: “Questa donna ha un solo peccato: confida tutto nella Provvidenza”. Era caritatevole, dotata di grande zelo, di pazienza, costanza e amabilità. Non mancava di esortare alla semplicità, alla preghiera, alla devozione alla Beata Vergine e a Gesù sacramentato.
Logorata dalle fatiche, dagli anni e da una salute malferma, Madre Pasqua Sandrini, cadde inferma per quindici lunghi mesi accettando tutto con serenità, con grande cuore, sempre rassegnata, tranquilla, dimentica internamente di sé e sollecita soltanto dell’altrui bene.
Si spense alle ore 9 del 24 febbraio 1849 tra le preghiere dei sacerdoti e le lacrime delle sue figlie da lei benedette fino all’estremo istante. Monsignor Vescovo, allontanandosi dal suo letto disse più volte: “Questa è una santa”.
A noi, sue Figlie, lascia la passione educativa permeata di valori evangelici, la premura verso le fanciulle più povere e bisognose, l’amore ardente a Gesù Eucaristia e alla vergine Maria, la fiducia nella Provvidenza, la semplicità, l’umiltà, la gioia, la sobrietà di vita e la totale donazione di sé. A lei la nostra grande riconoscenza per aver saputo mantenere gelosamente inalterate le Regole e lo spirito del Fondatore don Domenico Leonati.