08 Dic Solennità dell’Immacolata
Bellissima è la festa di oggi che, nel cuore dell’Avvento, celebra Maria avvolta di bellezza! Nella nostra Casa Madre, dopo la celebrazione delle lodi, la S. Messa è iniziata con il canto: “Immacolata, Vergine bella, di nostra vita tu sei la stella…” Si, la Madre è la Stella più bella, una creatura invasa dall’amore di Dio.
Il nostro Fondatore don Domenico Leonati inizia le Regole affidandoci a Lei. Ci suggerisce di «considerare la Vergine Ss. come nostra Madre e principal Superiora». Da Lei vuole che impariamo quel tocco di maternità che è frutto della grazia. Ce la sentiamo accanto questa presenza discreta e delicata, attratte dalla sua “celestiale bellezza!.”
Anche il nostro Patrono San Francesco di Sales, ricorrendo alla Madre di Dio, ha sperimentò l’efficacia della preghiera quando si è rivolto a Lei!. Aveva circa diciassette anni, si trovava a Parigi per motivi di studio quando è caduto nell’oscurità e nell’aridità fino ad ammalarsi. In questo periodo di afflizione pregava: «O Vergine, Madre di Dio, la più bella di tutte le figlie di Gerusalemme, non ti potrò dunque vedere in paradiso? Mia Regina, se non potrò vedere il tuo bel viso, […]». Questo suo stato d’animo durò circa un mese, poi Maria lo liberò. Si racconta che una sera, S. Francesco di Sales, tornando a casa, entrò in una chiesa e lesse questa preghiera: «Ricordati, o pietosissima Maria, che non si è inteso mai che alcuno sia ricorso al tuo patrocinio e sia stato da te abbandonato». Prostrato davanti all’altare della Madre di Dio, Francesco di Sales si abbandonò senza riserve tra le Sue braccia e soggiunse: «Mia regina, sii mia avvocata presso tuo Figlio. Madre mia, […] ottienimi di amare Dio più che posso in questo mondo». E subito ritrovò la pace interiore e la salute del corpo.
La Vergine immacolata, Madre nostra, degna dimora dell’Eterno, ci insegni ad apprezzare la bellezza della grazia e fare nostra la sollecitudine della carità.