Sr Filomena Tasinazzo

“Nella Tua volontà è la mia gioia” (cf Salmo 118 – 14)

Tranquilla e serena, come lo era stata durante tutta la sua vita, suor Filomena Tasinazzo si è spenta soavemente per raggiungere la luce radiosa della Casa del Padre. Così, circondata dalle sorelle, il 19/02/2017 nella Casa di riposo di Ponte di Brenta. Era nata a S. Zenone (TV) da una famiglia cristiana, semplice, ma attenta e responsabile della crescita religiosa dei figli dei quali, tre sorelle si faranno suore. Suor Filomena, di carattere mite e generoso, è cresciuta donando subito frutti di bontà. Ormai in età matura ha desiderato, non certo superficialmente, di entrare nell’Istituto delle Suore di San Francesco di Sales di Padova, una decisione importante che le avrebbe fatto servire Dio e i fratelli per tutti i giorni della sua vita attraverso la dolcezza del Carisma Salesio. Contemporaneamente alla formazione religiosa, si è preparata professionalmente in quanto destinata dai Superiori per un servizio di infermiera generica nelle comunità dove si svolgevano compiti di assistenza, di sostegno, di pronto soccorso. Suor Filomena si troverà ad assolvere, col tempo, qualsiasi lavoro, in ogni situazione, anche nelle emergenze, dimostrando competenza e disponibilità. Emessa la Professione Religiosa nel 1948, ha preso servizio nelle Case di Riposo, nelle Opere di Don Gnocchi, nelle Cliniche dove ha donato gli aspetti migliori del suo carattere: la cura delicata del malato, la tenerezza nel tratto e un grande rispetto per tutti. Mai esigente per se stessa. Era una religiosa fedele ai suoi impegni, obbediente ai Superiori che amava e stimava, pronta al dono di sé nella comunità, molto spesso immersa nella preghiera. Non alzava mai la voce, riflessiva, calma, silenziosa: era una persona di fiducia anche per il personale laico che la ammirava. Al centro del suo cuore c’era l’anelito le missioni in Angola, terra bella e ricca, ma anche bisognosa di aiuto. Partirà nel 1965 assieme ad altre quattro Salesie alla volta di KiKulungo. Ci lascerà un prezioso “Diario” scritto tutto fittamente a mano dove elencava giorno per giorno, il vissuto lieto dei giorni belli, faticosi, ma pieni di soddisfazioni, di novità, di conquiste umane e religiose, tanti episodi di piccoli inverosimili miracoli, frutto di grande sacrificio. Suor Filomena lavorava in un piccolo ospedale ma i bisognosi di cure arrivavano da tanti villaggi lontani, da dentro la foresta e per tutti aveva una medicina, uno sciroppo, una fasciatura e una parola di conforto. Il Diario racchiude anche i ricordi terribili di una terra martoriata dalla guerra fratricida dove l’orrore della fame e della morte si incontrava lungo le strade. Le suore erano lì tra feriti, mamme in attesa, bambini morenti a donare speranza tra tanta paura. Scrive suor Filomena “…ci sentivamo accanto, la potente e misericordiosa mano di Dio che invocavamo, prostrate a terra tra i colpi delle armi e le grida dei guerriglieri”. Finalmente, dopo decisioni altalenanti, suor Filomena ritornerà in patria, obbediente ai desideri della Madre Generale che temeva per la sua incolumità. Sul Diario annota: “Signore, tu sai quanto amo la tua volontà, anche quando costa compierla. Angola, mia cara, quanto ti amo! Vorrei dare anche il mio sangue per te. Ma la volontà di Dio, che anche amo, ha disposto diversamente. Il mio cuore e la mia presenza è sempre in mezzo a voi, cari Angolani, perché vi amo. All’altare del Signore vi porto ogni giorno, tutti e sempre”. Tornerà in Italia e riprenderà la vita consueta con cuore ricco di ricordi che non la lasceranno mai. È il 1977. In patria trascorrerà ancora tanti anni di generose fatiche, di devozioni silenziose, di ore di adorazione, di malattia, anni di Casa di riposo fidandosi e affidando alla Madonna tutte le vicende della sua vita, sempre lavorando con amore. Ora in cielo prega per tutta la Congregazione, in particolare per le sorelle angolane e per il futuro dell’amata Angola. I funerali della cara sorella si sono svolti nella Chiesa parrocchiale di Ponte di Brenta con la presenza di parenti e tante consorelle. Ora riposa nel cimitero di Padova assieme a tante Salesie.