Sr Licia Bastianello

Suor Licia Bastianello è nata a Bagnoli di Sopra (PD) il 24/01/1929. A 18 anni è entrata nell’Istituto delle suore di san Francesco di Sales. Dopo la formazione Religiosa e la Professione avvenuta nel 1950, ha prestato servizio nelle Scuole Materne. È stata inviata anche a Tivoli (Roma) in una comunità molto povera. Suor Licia non si è risparmiata, anticipava sempre le altre in ogni servizio, si faceva amare da tutti ed era di esempio.
Espresso il desiderio andare in Missione, è stata mandata in Angola, a Quicolungo, una città di
40000 abitanti quasi tutti cattolici. Sr Licia non sapeva il portoghese, ma ha iniziato subito con la catechesi, la promozione delle giovani indigene e il servizio ospedaliero. Lavorava nell’Internato di 50 ragazze dedicandosi con grande impegno e sacrificio.
Nel 1975 il disastro della guerra civile costringe la comunità a rientrare in Italia. Sr Licia pianse la distruzione dell’internato, dell’ospedale e dell’ambulatorio dei quali rimarrà solo un triste ricordo.
Dopo una breve permanenza in Italia, nel 1976, è partita per l’Ecuador. Nella nuova comunità era un segno di pace e di equilibrio, sempre allegra, serena e fervorosa. Era coraggiosa e infondeva coraggio anche nei lunghi percorsi di sette – otto ore a cavallo sui monti per preparare la gente ai Sacramenti, visitare le famiglie, consolare, aiutare. Quando, a causa dell’età non riusciva più ad affrontare la missione al campo, rimaneva a casa, lavorava in Parrocchia, sosteneva le giovani e si rendeva utile in tante necessità.
Tornata in patria, sprigionava entusiasmo col suo spirito missionario e continuava ad essere una salesia mite, umile, colma di amor di Dio. Nell’infermeria ascoltava le omelie, annota in un libretto i pensieri più importanti e si mantiene vivace nello spirito. Nel suo cuore continuavano ad esserci i volti dei bimbi angolani e la sua Quicolungo mai dimenticata.
IL Cristo Risorto ha spalancato le sue braccia amorose per raccoglierla nella sua gloria il 21/04/2022. Si trovava da qualche anno nell’infermeria di Casa Madre a causa della salute precaria. È stata una salesia missionaria fervente e continuava ad esserlo anche dal suo letto, mostrandosi capace di inviare straordinari messaggi evangelici alle sorelle che le si avvicinavano per assisterla. Paziente e buona, non si lamentava. Era contenta di tutto, senza pretese, pronta ad offrire una parola gentile di conforto e di incoraggiamento agli altri. Alla Madre Generale che in partenza per l’Angola ha detto: “Torna presto! Ti aspetto!” purtroppo non ce l’ha fatta!
Ora è lassù tra gli angeli, i santi del cielo e le nostre sorelle salesie che l’hanno preceduta, a cantare il gioioso alleluia a Cristo Risorto e a pregare per tutte noi, per i familiari e per le persone bisognose di aiuto.
I suoi funerali si sono svolti a Padova nella Chiesa di Casa Madre e ora riposa nel cimitero civile accanto a tante altre sorelle salesie.