Sr Maria Claudia Gianelle

Suor Maria Claudia Gianelle ha raggiunto questa gloria promessa, all’alba del 06/05/2021. Nella fede e nelle lacrime, nel dolore mitigato dalla preghiera, siamo rimaste vicine, in questo periodo di sofferenza, a questa sorella carissima alla quale siamo fortemente unite nello spirito di un Carisma profondamente condiviso. La pensiamo nella luce divina della Casa del Padre, strappata da noi, ma felice e nella pace, accanto a Cristo Risorto: “I disegni di Dio, forse non sono i nostri disegni”, aveva confidato ad una consorella che pregava per la sua guarigione. Forte nella fede ereditata dalla sua famiglia ci ha lasciato additandoci ancora una volta l’adempimento sereno della volontà del Signore. Suor Maria Claudia era nata a Campagnola di Brugine (PD) il 22/06/1945 da genitori profondamente cristiani, praticanti, instancabili nel lavoro e dediti ai nove figli che crescono nell’amore, nei valori essenziali e più veri. Giovanissima collabora con impegno nel lavoro che la porta nei vari mercati dei paesi e si dimostra abile, pronta, con una intelligenza vivace, largamente intuitiva e soprattutto volitiva. Si sente responsabile all’interno della famiglia, ma con gli anni cresce in lei il desiderio più profondo di seguire il Signore nella Vita Consacrata e sceglie di entrare nell’Istituto delle Suore di San Francesco di Sales, in Padova. Conserverà sempre in cuore e presenti nella preghiera i genitori, i fratelli, le loro famiglie e li seguirà con amore, uno ad uno, soddisfatta della loro realizzazione, nelle gioie e nei dolori. Con entusiasmo vive il periodo di formazione religiosa, animata da una particolare sensibilità spirituale, dall’urgenza di conoscere e approfondire il Carisma Salesio, per giungere soprattutto a conformarsi a Cristo, Sposo. Serberà questa gioia interiore anche negli anni di attività apostolica, nei ruoli impegnativi dove si prodiga per la Congregazione con grande amore e diligente dedizione. Nel 1966 emette la professione religiosa e i superiori la impegnano nello studio per conseguire il diploma di Maturità Magistrale che consegue a Roma. Nel 1970 inizia ad insegnare nella Scuola Primaria di Villa Adriana (RM), classi numerosissime di alunni, genitori affettuosi, fiduciosi nella scuola e nell’insegnante. E’ alla prima esperienza, ma si trova pienamente assorbita dall’insegnamento che la coinvolge, la anima la fa sentire pienamente realizzata. Non c’è solo la scuola, ma anche quasi una ottantina di bambine orfane da curare e quindi molte fatiche, molte esigenze a cui rispondere, ma suor Maria Claudia conosce il sacrificio e lo sopporta con allegria e generosità. Passa successivamente a Tivoli dove trova nella scuola e nella parrocchia una realtà nuova, molti giovani, un folto coro parrocchiale e a lei piace cantare, vive le belle liturgie, si coinvolge nelle varie attività dando sempre il primato alla scuola ed è una maestra intraprendente, preparata, creativa, affezionata agli alunni che oggi la piangono con noi. Non trascura le famiglie, si fa parte della loro vita, le sostiene nelle difficoltà, condivide i traguardi ed è ricambiata nell’affetto e nella riconoscenza. Non dimenticherà mai la scuola anche quando sarà chiamata ad altri compiti nella Congregazione e si affiancherà tante volte alle sorelle insegnanti per animarle, incoraggiarle, interessarsi delle loro conquiste, a volte con nostalgia. Ma in lei prevale sempre la religiosa fedele ai suoi voti, obbediente e sollecita accanto ai Superiori, in amicizia fraterna con le sorelle. Nel luglio del 1993 un cambiamento totale di ruolo: viene eletta Economa Generale della Congregazione. Teme per la sua inesperienza, ma nessuno dubita delle sue doti: saranno 24 anni di lavoro intenso, guidata da ammirevole rettitudine e dalla capacità di collaborazione innanzitutto con i Superiori, gli esperti e i consulenti in Italia e nelle Delegazioni. Si rende dono per le Salesie anche in momenti difficili e rischiosi in cui le gravi responsabilità sembrano sommergerla. Si affida allo Spirito Santo che invoca quotidianamente e non dimentica di essere prima di tutto una religiosa ed è in continuo confronto con il Vangelo per risolvere tanti problemi. Si ritaglia spazi di tempo per la preghiera, si immerge nella Parola di Dio che ama, si lascia illuminare per approfondire e vivere la Sacra Scrittura, frequenta Lectio Divinae, corsi di aggiornamento. Non è imprigionata nelle carte, nei documenti, nelle convenzioni che a volte tentano di abbatterla e inaridirla, ma cerca di vivificare un compito apparentemente arido nella lode a Dio, nella bellezza e leggerezza del canto liturgico: la troviamo in prima fila nelle prove del coro salesio e anche della Diocesi. Supera le tante preoccupazioni, difficoltà, circostanze imprevedibili con chiarezza e competenza sempre attenta alla vita della Chiesa, a quella della Congregazione, ai grandi e piccoli eventi, ai quali si sente partecipe dimostrando tutta la sua gratitudine al Signore. A volte poteva sembrare severa, troppo esigente, ma poi si comprendeva che lei puntava solamente ad un bene comune a cui non si può rinunciare. Suor Maria Claudia vive gli ultimi tre anni nella Comunità di Casa Sacro Cuore a Torreglia, sempre attiva e responsabile. Era bello vederla camminare tra i viali del parco recitando il rosario…ammirando il verde, il cielo azzurro nei momenti di intervallo dal lavoro nella casa di spiritualità, lavoro al quale si dedicava con la sua solita passione e dedizione, senza risparmiarsi. L’ultimo periodo, quello della sua sofferenza tra ospedale e infermeria, è stato vissuto da sr M. Claudia con ammirevole fede e dignità, senza lamentarsi, edificando tutte le sorelle che la avvicinavano, fisicamente o telefonicamente. Piena di speranza e di vita ha partecipato fino all’ultimo agli avvenimenti piccoli e grandi della Congregazione, con tutta la passione che il suo stato di salute le permetteva. Negli ultimi giorni ha salutato tutti suoi cari, li ha rassicurati, ha fatto sentire un “ciao” amichevole e fraterno alle sue sorelle salesie, seppur con un filo di voce, ha invocato lo Spirito Santo e assistita amorevolmente dalle sorelle dell’infermeria si è lasciata andare nelle braccia dello Sposo Celeste presso il quale ora sicuramente intercede per le necessità dei suoi familiari, per la Famiglia salesia che tanto ha amato e che ben conosce nelle urgenze e nelle aspirazioni. I funerali si sono celebrati nella Cappella di casa Madre e nella parrocchia del paese natale dove ora riposa.