Sr Maria Rosa Lazzari

Il 27 giugno 2022 il Signore è venuto incontro a suor Maria Rosa Lazzari con il premio della vita eterna, liberandola dall’intenso soffrire a causa di una malattia che si prolungava ormai da tanti anni e che ebbe il suo inizio in giovanissima età (27 anni).
Sr Maria Rosa era nata a Dolo (VE) il 30 marzo 1951 da una famiglia numerosa, che l’aveva educata a quei valori umani e cristiani che sempre la sosteranno nei momenti più difficili della sua vita cristiana e religiosa.
Era molto giovane, appena sedicenne, quando aveva sentito il desiderio di offrirsi al Signore. Aveva scelto la vita religiosa tra le Suore di San Francesco di Sales con tanta gioia e responsabilità e dopo un serio periodo di formazione, aveva emesso la Professione nel 1969. In seguito le fu chiesto l’impegno nello studio per ottenere l’abilitazione all’insegnamento nella Scuola dell’Infanzia e, conseguito il diploma, aveva iniziato la sua missione educativa con gioia e passione nelle scuole materne del Veneto.
Sr Maria Rosa è sempre stata una Salesia buona, serena, generosa, fiduciosa nell’aiuto del Signore nonostante dovesse convivere con una importante malattia. Amava i bambini e si faceva amare da loro, era stimata e apprezzata dalle famiglie con le quali collaborava volentieri, con entusiasmo e creatività. Furono anni sereni, passati con gioia ed entusiasmo.
In breve tempo l’avanzare della malattia costrinse sr Maria Rosa ad un ritiro dalle attività, rendendola bisognosa di aiuto e assistenza. Non fu facile per la cara sorella accettare di staccarsi dall’attività educativa della scuola d’Infanzia per la quale aveva dedicato energia e impegno con tanto amore e dedizione. Ma la sua forte fede le fece intravvedere in questa volontà di Dio una chiamata ad un “plus” di amore e di donazione, senza mai dimenticare i bambini che tanto amava e che nel frattempo crescevano, diventavano adulti e venivano da lei seguiti con la preghiera, tanto affetto e attenzione.
Nel 2013 suor Maria Rosa è stata accolta nell’infermeria di Casa Madre. era soggetta a un susseguirsi di ricoveri ospedalieri e a pesanti terapie che andavano via via indebolendo il suo fisico fino a toglierle togliendole la possibilità di autosufficienza. Nei vari ricoveri ospedalieri ha sempre dato una testimonianza di serenità e di fede; era stimata e ben voluta dai medici e dal personale infermieristico, era una vera missionaria della sofferenza.
In Infermeria, nel suo letto di sofferenza e offerta, trascorreva i suoi giorni nella preghiera intensa e costante affidandosi alla Madonna e a tutti i Santi alla cui devozione era molto affezionata; incontrava così la forza per affrontare ed accettare la sua realtà di persona malata senza speranza di guarigione. Con le consorelle dell’Infermeria ed il personale di servizio, Suor Maria Rosa aveva un rapporto di sincero affetto e fiducia e, non sapendo come ringraziare, ricompensava tutti con la preghiera e la continua offerta di sé al Signore per il bene di ciascuno, per la Congregazione, per la Madre, per le sorelle missionarie, per le giovani in formazione, per il Papa, la Chiesa e per la pace nel mondo.
Arrivata ormai alla fine, la nostra cara sorella si è abbandonata con fiducia al Signore e, presa per mano dal fratello Francesco e dalle consorelle che sempre l’avevano accudita, si è spenta accompagnata dalla preghiera del Padre Nostro. Sentiamo di avere ora in Cielo una grande sorella che ci aiuta a percorrere il nostro cammino terreno di cui ha ben conosciuto le difficoltà e le preoccupazioni; siamo certe che affiderà alla Vergine Maria che tanto ha amato sulla terra, i suoi familiari, noi sue Consorelle e quanti si sono raccomandati al suo cuore generoso.
Noi Suore Salesie, unite ai familiari, la piangiamo e la ricordiamo nella sua delicatezza, nella sua semplicità e mitezza, nel suo cordiale e fraterno amore e le siamo riconoscenti per quanto ha offerto con generosità durante la sua vita terrena.
I funerali sono stati celebrati in Casa Madre e ora riposa nel cimitero civile di Padova, accanto a tante sorelle che l’hanno conosciuta e amata.