Papa Francesco ha dedicato quest’anno giubilare a San Giuseppe e ne ha evidenziato la fede, la purezza di cuore, l’obbedienza, la capacità di prendersi cura di Maria e di Gesù, una capacità significativa anche per la nostra missione di educatrici.
“La figura dello Sposo di Maria ci insegna a credere che Dio può operare anche attraverso le nostre paure, le nostre fragilità, la nostra debolezza, perciò non dobbiamo temere di lasciare a Dio il timone della nostra barca, perché Lui ha sempre uno sguardo più grande.” (cf Patris corde).
Il Papa, considerando il vissuto di S. Giuseppe, ci invita alla fede perché la forza interiore viene solo da Dio e cresce con la nostra continua adesione al suo amore e alla sua grazia. La fede infatti è una forza che si traduce in accettazione quotidiana di ciò che avviene, si fa accoglienza e solidarietà anche nelle situazioni di precarietà e di angustia che stiamo vivendo a livello nazionale e mondiale a causa della pandemia.
Il ruolo discreto e nascosto di “S. Giuseppe ci ricorda che tutti coloro che stanno apparentemente nascosti o in seconda line, hanno un protagonismo senza pari nella storia della salvezza” (cf Patris corde).
Ben si addice questo stile al nostro carisma spirituale che si fonda sulla mitezza e umiltà evangeliche (cf RdV2), stile che ha caratterizzato tutta la vita del nostro Fondatore don Domenico Leonati, uomo libero e completamente staccato da interessi mondani, ben piantato sopra la pietra della Divina Provvidenza.
San Giuseppe continui a essere per noi “uno di casa”, una presenza familiare per poter godere della sua intercessione e imitare le sue virtù.